Bellezza Fuori Porta - Dolce Seicento
25 October/20h45 Italy / Ravenna - Castiglione
C’è un aspetto che accomuna la situazione della vita musicale a Londra a quella delle grandi città italiane durante il Seicento, ed è la nascita del “concetto di pubblico”.
Si apre il primo teatro d’opera a Venezia, nascono i primi concerti pubblici regolari a pagamento a Londra. La musica diventa un evento destinato a un pubblico in senso stretto, un’assemblea di spettatori e uditori.
Per un altro verso, la vita musicale nel ‘600 europeo si apre sempre più verso la “pubblicità”, espandendosi in una gran moltitudine di forme di consumo musicale collettivo. Come mai prima di allora si fa musica nelle città e nelle corti europee, in feste, tornei, cortei, balletti, ecc. La musica è sorgente di festa e prestigio, divisa sonora di un’istituzione, intrattenimento collettivo di una città, addobbo acustico di una cerimonia, strumento di culto, allegoria dimostrativa di potere. Sorgono anche forme diffuse di dilettantismo strumentale domestico, alimento della grande espansione editoriale. E’ un periodo dove la musica strumentale solistica e d’assieme “tira” nel mercato al consumo privato. L’ascolto consapevole e competente viene segregato a una élite. Si perde quella circolarità tra produzione e consumo musicale implicita nella poetica e polifonia vocale cinquecentesca, prendendo la musica un ruolo pubblico assunto dall’esibizione musicale.
